Parole chiave. Parole chiave. Parole chiave. Che tu stia muovendo i primi passi nel marketing digitale o già un marketer navigato, sapere quali sono le keyword migliori per il tuo business è tra le tue principali ossessioni.
Per questo motivo sono sicuro che utilizzi, o almeno conosci, lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google (o keyword planner in inglese). Un strumento pazzesco (e gratuito) che ti fornisce dati di prima mano sulle parole chiave collegate al tuo settore.
Molti inserzionisti, però, non utilizzano questo strumento al pieno delle sue potenzialità: con questo articolo voglio aiutarti a sfruttare al 100% il Keyword Planner di Google.
A cosa serve il Keyword Planner di Google?
Lo strumento di pianificazione delle parole chiave è utilizzato principalmente dagli inserzionisti per ottenere nuove idee di keyword da utilizzare nelle campagne pubblicitarie o dai SEO specialist per studiare un particolare settore.
Potrai trovare il CPC medio, la competitività ed il traffico potenziale di una parola chiave specificatamente per la tua località geografica (nazione, provincia, città) e nel tuo specifico settore di business.
Riuscirai quindi ad individuare le principali keyword sulle quali puntare per le tue campagne e, in aggiunta, se ci sono eventuali parole chiave che hai sottovalutato.
Come accedere al Keyword Planner
Il keyword planner è “nascosto” all’interno del tuo account Adwords. Non ne hai uno? Nessun problema, registrarsi è gratuito, veloce e facile π
Una volta registrato, lo puoi trovare cliccando sulla voce Strumenti → Strumento di pianificazione delle parole chiave.
Vedrai che la prima cosa che ti viene chiesta è “Dove vuoi iniziare?”. Vediamolo insieme!
Keyword Planner: da dove vuoi iniziare?
La prima schermata del keyword planner ti mette di fronte a queste 4 opzioni.
Esaminiamole nel dettaglio.
Trova nuove parole chiave e ottieni i dati relativi al volume di ricerca
1 – Cerca nuove parole chiave utilizzando una frase, un sito web o una categoria: questa opzione ti permette di trovare velocemente nuove keyword compilando uno (o più) dei campi che hai a disposizione.
La prima opzione che hai è inserire il “tuo prodotto o servizio”. Puoi inserire una o più parole chiave base che già conosci e Google ne troverà i sinonimi, i termini simili e altre keyword correlate.
La tua pagina di destinazione: con questa opzione, Google effettua una scansione della tua landing page per capire che prodotto o servizio proponi.
La tua categoria di prodotto: hai una lista dalla quale selezionare una delle categorie di prodotto che Google ha già preconfezionato. Si può arrivare anche a cinque livelli di profondità, ma non sempre troverai la categoria perfetta per te.
Utilizzando queste opzioni ti accorgerai che spesso le idee di keyword che ti vengono suggerite non sono molto pertinenti per il tuo business. É arrivato quindi il momento di utilizzare i campi “Targeting” e “Personalizza la ricerca”.
Targeting: è una sottosezione che ti permette di filtrare i risultati in base all’area geografica, la lingua, il motore di ricerca e, se vuoi eliminare completamente certi risultati, puoi inserire delle keyword a corrispondenza inversa.
Intervallo di date: puoi anche ottenere i risultati per un arco temporale specifico e, se vuoi, anche compararlo con un altro intervallo di date.
Oltre a queste opzioni, hai a tua disposizione anche i campi di “Personalizza la ricerca”, che sono i filtri per le parole chiave, le opzioni per le parole chiave e le parole chiave da includere.
Filtri per le parole chiave: se vuoi ottenere dei risultati che abbiamo un volume di ricerca minimo o massimo, allora qui puoi impostare delle soglie. Lo stesso se vuoi che vengano considerate solo le keyword che rispettano un CPC massimo o minimo.
Potresti anche voler filtrare le parole chiave in base alla competitività: alta, media o bassa?
Opzioni per le parole chiave: sono dei filtri che ti permettono di includere o escludere alcuni insiemi di keyword come:
- mostra idee non strettamente collegate
- nascondi le parole chiave del mio account
- nascondi le parole chiave del mio piano
Parole chiave da includere: vuoi ottenere solo keyword che contengono certe parole? Questa è l’opzione da utilizzare.
2 – Visualizza i dati e le tendenze del volume di ricerca: questa è la seconda opzione di ricerca che puoi utilizzare in alternativa a “Trova nuove parole chiave e ottieni i dati relativi al volume di ricerca”.
Come puoi vedere, le opzioni per filtrare le parole chiave sono simili alle precedenti, con l’aggiunta di poter caricare a file con le tue keyword.
Infatti, questo tipo di ricerca di sempre per ottenere i dati di una lista di parole chiave che già conosci.
3 – Moltiplica gli elenchi delle parole chiave per ottenere nuove parole chiave: è una funziona eccezionale se vuoi ottenere un nuovo elenco di keyword tramite la combinazione di due (o tre) elenchi di parole.
Pianifica il tuo budget e ottieni previsioni
L’ultima opzione di ricerca che ti fornisce il Keyword Planner è “Pianifica il tuo budget e ottieni previsioni”
Inserisci le tue parole chiave, anche specificando il tipo di corrispondenza, e Google utilizzerà i suoi dati per prevedere i futuri volumi di ricerca.
Il grande vantaggio di questa opzione è che puoi ottenere delle previsioni per i successivi mesi/settimane, fondamentale per gli inserzionisti che hanno un prodotto/servizio ad alta stagionalità.
Comprendere i risultati del Keyword Planner
Adesso hai chiare quali sono le tue opzioni di utilizzo dello strumento di pianificazione delle parole chiave. Vediamo ora come interpretarne i risultati.
Prenderemo come modello la pagina dei risultati generata dalla funzione “ricerca parole chiave” perchè è la più completa e quella che utilizzerai più spesso.
Utilizzando l’opzione “Pianifica il budget” non avrai ovviamente dei suggerimenti sulle parole chiave. Il risultato sarà un grafico come questo.
Fornendo il tuo budget per la campagna e il costo per clic che sei disposto ad investire, ottieni anche in questo caso metriche come il CPC medio, il numero di clic e il CTR. Puoi anche segmentare le previsione per dispositivo e location e ottenere un’ipotesi di CPA medio (che Google stima basandosi sul tasso di conversione del tuo account, non quello dei tuoi competitor).
Torniamo ora alla pagina dei risultati di “ricerca parole chiave”, partendo dalle tab che trovi in basso a sinistra “idee per le parole chiave” e “idee per i gruppi di annunci”.
Parole chiave vs. Gruppi di annunci
Queste due tab mostrano il risultato principale di tutta la pagina: i tanto desiderati suggerimenti sulle parole chiave da utilizzare nelle tue campagne!
Non commettere l’errore che fanno molti inserzionisti di ignorare la tab “idee per i gruppi di annunci” limitando solo al lungo elenco di keyword della tab “idee per le parole chiave”. Vedere le parole chiave aggregate per gruppi di annunci può, infatti, darti molti spunti interessanti sull’universo semantico del tuo settore di business.
In entrambe le tab ti saranno mostrate metriche e dimensioni fondamentali per valutare ciascuna keyword (o gruppo di annunci): media delle ricerche mensili, concorrenza e offerta consigliata
Segmentazione del grafico
Altri ottimi spunti di analisi possono arrivare anche segmentando i dati che appaiono nel grafico a centro pagina. L’opzione di default è “Trend del volume di ricercaβ.
Trend dei volumi di ricerca: ti mostra il volume mensile di ricerca delle parole chiave che ti vengono suggerite tra i risultati. Giocando con i filtri vedrai che i volumi cambieranno notevolmente.
Trend dei dispositivi mobili: vuoi sapere se gli utenti ti cercano più da smartphone o da computer? Ecco il grafico che fa per te!
Analisi per dispositivo: ti mostra la suddivisione delle ricerche per tipologia di dispositivo (tablet, smartphone, computer)
Analisi per località: se vuoi espandere la copertura dei tuoi annunci e vorresti sapere in quali località il tuo prodotto/servizio è più richiesto, questo grafico ti porterà molti spunti interessanti.
Copertura account/piano: quest’opzione ti permette di sapere se tra le parole chiave suggerimente sono presenti delle keyword per le quali stati già facendo delle offerte.
Rispetto ai domini della concorrenza: puoi sapere qual è la quota di impressioni dei concorrenti che partecipano con te alle aste per le keyword.
Rispetto ai domini dei leader di mercato: compara la tua quota di impressioni a quella dei cinque principali leader del mercato di riferimento.
Come scegliere le parole chiave da usare
Non tutte le parole chiave sono uguali e, con un adeguato tracciamento delle conversioni, capirai velocemente quali hanno le performance migliori in corrispondenza di quale call to action/offerta.
Prima di vedere insieme come giudicare i risultati del Keyword planner, ti consiglio di leggere questo articolo del Taglia Blog sulle tre tipologie di ricerche che gli utenti fanno su Google: informazionali, navigazionali e transazionali. Capirai cosa intendo con l’espressione “non tutte le parole chiave sono uguali”.
Tornando al keyword planner, ecco valutare le parole chiave che ti vengono suggerite:
Media delle ricerche mensile: se non hai il tempo di creare e gestire molti gruppi annunci (hai già letto l’articolo sulla strategia SKAG?), concentrati sulle parole chiave con il volume maggiore di ricerca. Ti daranno il maggior numero di impressioni, clic e, se tutto va bene, di conversioni.
Concorrenza: da definizione di Google “indica il numero di inserzionisti i cui annunci sono stati pubblicati per ciascuna parola chiave rispetto a tutte le parole chiave utilizzate su Google”. Alta concorrenza quindi significa molti inserzionisti. Molto inserzionisti significano che per quelle keyword c’è mercato. Sono quindi una scelta “obbligatoria” per le tue campagne, ma il vero vantaggio sui tuoi concorrenti lo avrai individuando e utilizzando al meglio quelle parole chiave ancora a bassa competizione ma a grande potenziale.
Intento di conversione: è collegato al punto precedente ma, soprattutto, a quanto ti ho detto prima sulle tipologie di ricerche che fanno gli utenti. Una data keyword che intento di conversione rappresenta nel percorso di acquisto del tuo cliente? Questa informazione è fondamentale sia per poter inserire la giusta call to action/offerta nel copy dei tuoi annunci, che poter adeguatamente monitorare l’impatto di una keyword sulle conversioni.
Altri suggerimenti sul Keyword Planner
Gli spunti per utilizzare al 100% il keyword planner non sono certo finiti qui π
Tab “Idee per i gruppi di annunci”: dedicata il massimo delle energie a questa sezione, ti aiuterà sia a trovare nuove parole chiave alle quali non avresti pensato e, soprattutto, a scoprire degli universi semantici che, se conosci poco il settore di riferimento, saranno delle vere miniere d’oro di informazioni!
Utilizza le parole chiave negative: perchè perdere tempo a scorre un elenco con centinaia di parole chiave? Inizia a filtrare le keyword che sai già non essere di tuo interesse!
Usa la landing page dei tuoi concorrenti: non utilizzare solo la tua pagina di destinazione per ricercare nuove parole chiave, ma fai un test anche l’URL di quelle dei tuoi competitor. Noterai dei risultati interessanti π
Utilizza altri URL come parametro di ricerca: come sopra, utilizza altri URL come parametro di ricerca per cercare nuove parole chiave e gruppi di annunci. Un articolo del tuo blog (o dei competitor), un forum del tuo settore, una pagina Wikipedia, un URL di una ricerca su Pinterest (come questo: https://www.pinterest.com/explore/lawn-mower/): ogni nuova sorgente può portarti a nuove keyword.
In conclusione: lunga vita al keyword planner
Che ci piaccia o no, ad oggi è quasi impossibile immaginare un marketer che non utilizzi lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google per il proprio lavoro.
É quindi fondamentale saper utilizzare questo strumento al 100%.
Ti lascio però un compito per casa: quanto possiamo fidarci dei risultati del Keyword Planner? Puoi iniziare a cercare la risposta con questo grandissimo articolo dal blog di Moz!